Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini attenti ed impegnati possa cambiare il mondo. In realtà questa è l’unica cosa che è sempre accaduta.

Margaret Mead

Volontari per la comunità è la prima scuola di comunità, dove non è necessario iscriversi, senza obbligo di frequenza e completamente gratuita.

È  rivolta a tutti, ma proprio tutti i cittadini che vogliono dare un senso al cambiamento e vogliono farlo insieme ad altri, sicuri che ciascuno può contribuire attraverso le proprie azioni, anche piccole, a migliorare il luogo dove vive e la qualità della vita delle persone che lo abitano.

Gli incontri, che si terrano con il supporto di docenti universitari ed esperti, non danno risposte, ma cercano soluzioni condivise attraverso la consapevolezza del ruolo che ciascuno può assumere, perché ogni attività, anche la più piccola, diventa significativa ed indispensabile se è inserita e organizzata dentro un disegno condiviso.

La comunità siamo noi. Decidiamo quale comunità vogliamo essere e decideremo quale mondo vogliamo costruire.


Articolazione del progetto formativo

Gli incontri si svolgeranno il venerdì alle ore 15:00 presso il Dipartimento di Scienze Politiche in Via A. Pascoli, 20. Il primo e l'ultimo incontro si svolgeranno presso "Fondazione Perugia" in Corso Vannucci.

Il percorso formativo si divide in tre parti:

I PARTE

Le parole: partiamo dall’analisi della terminologia per riappropriarci dei concetti.

In questa prima parte saranno analizzate e discusse le “parole” più significative e più usate nei processi comunitari, termini che sono entrati a far parte del nostro linguaggio quotidiano, che utilizziamo costantemente, talmente usuali da dimenticarne il senso vero.

Si riparte da questo. Si riparte dal senso delle parole per trovare un senso alle azioni che ne derivano

II PARTE

I progetti: valorizziamo ciò che esiste per costruire ciò che manca

Più che una lezione teorica è una discussione guidata che vuole far emergere i punti di forza e le aree di miglioramento dei progetti di comunità nel nostro territorio, evidenziando nel contempo le “aree scoperte”.

III parte

Gli “strumenti”: come può essere attivata e realizzata concretamente la partecipazione

In questa ultima parte saranno illustrati gli “strumenti” che possono essere adottati per attivare percorsi di coinvolgimento e partecipazione degli stakeholder locali e dei cittadini nelle iniziative per il benessere della comunità.

 In ogni lezione l’analisi dei casi e la discussione in plenaria aiuteranno a contestualizzare i contenuti teorici.

Come per la seconda parte del progetto, è previsto un incontro (il 6 dicembre) che vuole far emergere e “raccontare” i progetti informali della nostra comunità, evidenziando l’impegno dei cittadini per il benessere della comunità e della prossimità.

Concluderà la terza parte, il 13 dicembre, una discussione guidata sulla possibilità di costruire una nuova forma di volontariato, in linea con lo stile di vita che la maggior parte delle persone ha in questo momento storico caratterizzato dalla variabilità, condizione che rende spesso difficile impegnarsi in un percorso di volontariato strutturato.

Volontari per la comunità si propone come una nuova declinazione, una struttura  “leggera”, senza vincoli particolari, dove si può entrare e si può uscire facilmente e dove si partecipa quando si può (anche una sola volta) nella forma più adatta alle proprie esigenze e ai propri  interessi. Una grande sfida che possiamo vincere insieme .

La comunità siamo noi. Decidiamo quale comunità vogliamo essere e decideremo quale mondo vogliamo costruire.


A chi è rivolto

Il percorso proposto è aperto a tutti quelli che vogliono partecipare, senza alcuna selezione, iscrizione e obbligo di frequenza, perché conoscersi e ri-conoscersi è il primo passaggio per costruire una comunità e con essa i percorsi condivisi che generano benessere.

Un’altra novità sta nel coinvolgimento dei cittadini transitori, ovvero tutte quelle persone come studenti fuori sede, lavoratori a tempo determinato, che vivono in un territorio per un periodo sapendo già che andranno via. Questa è la nuova normalità e pertanto i cittadini transitori non possono e non devono  essere tenuti al margine, perché rappresentano una ricchezza e la possibilità di intessere relazioni che vanno oltre i confini del luogo, creando un sistema aperto, dove ciascuno può aggiungere opportunità e soluzioni.

N.B. E’ previsto il rilascio di un Attestato di partecipazione per coloro che frequentano almeno 7 incontri.


Il comitato scientifico

Il percorso formativo è stato costruito all’interno di un Comitato scientifico e dopo un’analisi dei bisogni.

Mariella Ursini: responsabile scientifico del progetto e coordinatrice del comitato scientifico - welfare di comunità e valutazione

Enrico Carloni: Diritto amministrativo – Direttore del Centro Studi Legalità e Partecipazione (LEPA)

Paola De Salvo: Sociologia dell’ambiente e del territorio– Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Politiche e Servizi Sociali e del Corso di Laurea in Servizio Sociale

Marco Damiani: Sociologia dei fenomeni politici

Maria Giuseppina Pacilli: Psicologia sociale – vicedirettrice di lepa

Alessandra Pioggia: diritto sanitario e dei servizi sociali – vicedirettrice del dipartimento di scienze politiche

Ambrogio Santambrogio: sociologia

Alessandra Valastro: istituzioni di diritto pubblico – direttrice del master di I livello Esperto in Progettazione e gestione di politiche e processi partecipativi

Tutor e segreteria scientifica: Camilla Rosignoli

Contatti:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


[ PROGRAMMA ]